La Commissione della Comunità Europea, sulla base dei precedenti regolamenti comunitari relativi ai movimenti a carattere non commerciale degli animali da compagnia, ha recentemente stabilito che, a partire dal prossimo 3 luglio 2004, cani, gatti e furetti dovranno essere dotati, in occasione dei loro spostamenti tra stati membri, di uno speciale passaporto internazionale.

In tale documento sanitario, che dovrebbe essere distribuito ai medici veterinari nei prossimi mesi, verranno riportate informazioni riguardanti non solo le vaccinazioni praticate all’animale (sia l’antirabbica – comunque obbligatoria in caso di espatrio, permanenza in Sardegna o Friuli – che le altre inoculazioni vaccinali), ma anche eventuali indagini diagnostiche e trattamenti terapeutici.

Sul passaporto internazionale dovranno figurare obbligatoriamente i dati del proprietario dell’animale, i dati identificativi dell’animale (per la specie canina non devono mancare il numero di tatuaggio o di microchip) e la cartella sanitaria vera e propria, comprensiva di vaccinazioni, visite, esami e terapie (viene dato risalto, in particolare, ai trattamenti anti-zecche e a quelli contro la tenia echinococco).

Il formato del modello del documento, infine, deve essere uniforme per i diversi Paesi: misurare 100 x 152 millimetri, essere di colore blu con stelle gialle (conformemente alle caratteristiche dell’emblema europeo), possedere un ben preciso numero di serie (codice ISO dello stato membro di rilascio, seguito da un numero unico) e riportare le informazioni rispettando strettamente l’ordine delle sezioni.

Piero M. Bianchi, medico veterinario

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