COMUNICATO STAMPA]
11 novembre 2004

L’ALIMENTAZIONE VEGETARIANA E’ STATA “PROMOSSA” A PIENI VOTI DALLE MAGGIORI ISTITUZIONI INTERNAZIONALI: SSNV CONTESTA I GIUDIZI SOMMARI E INADEGUATI PUBBLICATI SU ‘IL VENERDI’ DI REPUBBLICA’

In riferimento alle affermazioni di alcuni nutrizionisti italiani, notoriamente contrari all’alimentazione vegetariana, apparse nell’articolo “Mondo Vegetariano” nel numero del 29 ottobre 2004 del Venerdi’ di Repubblica, Societa’ Scientifica di Nutrizione Vegetariana Onlus – che riunisce medici, biologi ed in generale esperti in nutrizione – desidera precisare che sulle diete vegetariane (intese in tutte le varianti, da latto-ovo-vegetariana e vegana) si sono espresse favorevolmente svariate Istituzioni Internazionali:– Le US Dietary Guidelines (Linee Guida Dietetiche degli USA, 2000) sanciscono che: “Le diete vegetariane possono essere considerate congrue con le Dietary Guidelines for Americans (Linee Guida Dietetiche per gli Americani) e soddisfano le Recommended Dietary Allowances (Quantità Giornaliere Raccomandate – RDA) per i nutrienti”.
– L’Health Canada (Canada Salute) nel 1999 ha sancito che “le diete vegetariane ben bilanciate favoriscono un buon stato nutrizionale e di salute”.
– L’American Dietetic Association ed i Dietitians of Canada nel 2003 affermano che “le diete vegetariane correttamente bilanciate sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e comportano benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie”, e che “una dieta vegetariana, intesa sia come lacto-ovo-vegetariana che vegana, è in grado di soddisfare le raccomandazioni correnti per i nutrienti chiave, ivi compresi le proteine, il ferro, lo zinco, il calcio, la vitamina D, la riboflavina, la vitamina B12, la vitamina A, gli acidi grassi omega-3 e lo iodio”.

L’interesse del mondo medico-scientifico internazionale nei confronti della Nutrizione Vegetariana è in netta crescita: il numero di articoli pubblicati nella letteratura scientifica correlati al vegetarismo è in continuo aumento e il focus principale degli articoli scientifici si è spostato dalle questioni di adeguatezza nutrizionale delle diete vegetariane (articoli che risalgono ad oltre 25 anni fa), ormai data per scontata, all’utilizzo delle diete vegetariane nella prevenzione e nel trattamento delle malattie.

L’American Institute for Cancer Research ed il World Cancer Research Fund (Istituto Americano per la Ricerca sul Cancro e la Fondazione Mondiale per la Ricerca sul Cancro, 1997) invitano a scegliere principalmente diete a base di cibi vegetali, ricche di varietà di verdura e frutta, legumi e cibi poco raffinati ricchi di carboidrati complessi, raccomandando di limitare il consumo di carne rossa nel caso questa venga assunta.

La Heart and Stroke Foundation of Canada (Fondazione per il Cuore e l’Ictus del Canada, 2001) raccomanda l’utilizzo di cereali e verdura al posto della carne come pietanza principale dei pasti.

Si delinea sempre più chiaramente un paradigma contrario a quello che emerge dalla tabella pubblicata nell’articolo del Venerdi’ di Repubblica, che definisce “quasi buone” le diete latto-ovo-vegetariane e “insufficienti” quelle vegane (per le quali si e’ usata la fantasiosa definizione di “vegetariane vegetali”).

Dichiara la dottoressa Luciana Baroni, presidente di SSNV-Onlus: “Le più prestigiose associazioni medico-scientifiche per la prevenzione e la cura delle principali malattie croniche, raccomandano una dieta che esalti nel proprio contesto la presenza di cibi vegetali, e limiti od elimini i cibi animali. Dovrebbe pertanto venire perseguita anche in Italia una politica di propaganda del valore nutrizionale, e di facile accesso ed ampia disponibilità sul mercato, di cibi vegetali naturali, anziché continuare ad incoraggiare con ogni modalità lecita l’abitudine all’elevato consumo di cibi animali e di cibi trasformati (cosiddetti cibi-spazzatura).”

Conclude la dottoressa Baroni: “Non vi è allo stato attuale dell’arte alcun motivo scientificamente suffragato per ritenere a priori inadeguata la dieta vegetariana e per incentivare il consumo di cibi animali: è infatti il consumo di cibi vegetali che va incoraggiato nella popolazione generale, in quanto correlato con un miglior stato generale di salute”. (Fonte: WHO/FAO Expert Consultation Report. Diet, Nutrition and the Prevention of Chronic Dieases. WHO Technical Report Series. Geneva, Switzerland;2003:916.)

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