Per il quindicesimo anno il Fondo Amici di Paco è impegnato nella Campagna Antiparassiti per aiutare i canili e i gattili a mantenere in salute i loro ospiti e favorirne le adozioni.Per il quindicesimo anno il Fondo Amici di Paco promuove la campagna per la raccolta di fondi da destinare al trattamento antiparassitario dei cani e dei gatti ospitati nei rifugi. L’associazione, che quest’anno compie vent’anni, è stata la prima a raccontare, attraverso il primo libro su Paco (Paco, il Re della strada scritto da Diana Lanciotti, la fondatrice dell’associazione), la dura e ingiusta realtà del randagismo, riuscendo a sensibilizzare media, istituzioni e cittadini sulle problematiche dei cani e dei gatti ospiti dei rifugi.

Il Fondo Amici di Paco, oltre a essere stata la prima associazione a occuparsi concretamente di randagismo rendendo nota a tutti la portata di un fenomeno fino allora sottaciuto, da anni conduce importanti campagne (come quella di Natale: “Non siamo giocattoli, non regalarci a Natale”, o quella estiva: “Non abbandonare il tuo cane. Lui non ti abbandonerebbe mai”, o quella di Pasqua “Buona Pasqua anche a loro”), che hanno aperto la strada a una nuova coscienza nei riguardi degli animali anche da parte di media e istituzioni e indotto la nascita di moltissime associazioni impegnate a difenderli.
La Campagna Antiparassiti da 15 anni è diventata l’iniziativa più rappresentativa dell’impegno dell’associazione, resa possibile dalle adesioni di tanti sostenitori che con la loro generosità le permettono di acquistare parecchie migliaia di dosi di prodotto da donare ai rifugi che salvano migliaia di cani e di gatti senza famiglia.

«Insieme al cibo e alle vaccinazioni per i canili e i gattili la spesa per i prodotti antiparassitari rappresenta il maggior impegno economico,», spiega Diana Lanciotti, fondatrice del Fondo Amici di Paco, che 20 anni fa col marito Gianni diede vita alla grande avventura di questa associazione impegnata ad aiutare concretamente gli animali e ad arginare il fenomeno del randagismo. «La profilassi antiparassitaria, necessaria per i cani e i gatti di casa, si rende ancora più necessaria per gli animali che vivono nei rifugi, costretti a una convivenza forzata e perciò a maggior rischio di infestazione. È indispensabile», spiega ancora Diana, «che i cani e i gatti dei rifugi vengano trattati con prodotti efficaci, per mantenerli in salute, per evitare la diffusione di malattie anche gravi. Come dico sempre “un cane e un gatto sani sono più facilmente adottabili”. Perciò la Campagna Antiparassiti si dimostra particolarmente utile per favorire le adozioni. Purtroppo i fondi che raccogliamo non sono mai sufficienti rispetto alle richieste dei rifugi, perciò preferiamo assicurare alle strutture che aiutiamo da tempo la copertura antiparassitaria per tutto l’anno, concentrandoci su un minor numero di rifugi sapendo di alleviarli totalmente dal doversi procurare gli antiparassitari. Preferiamo dare tanto a pochi, piuttosto che poco a tanti e dare un aiutino così per fare. Preferiamo che i rifugi che aiutiamo da anni possano contare sulla copertura regolare delle loro necessità. Un grosso aiuto, per loro, un grande impegno, per noi.»

Un impegno, che dà tante soddisfazioni, come racconta Diana.
«La Campagna Antiparassiti, che parte a inizio primavera, ci permette ogni anno di aiutare i rifugi ad affrontare la stagione più difficile, prevenendo le infestazioni di pulci e zecche che possono provocare malattie gravissime. È un’iniziativa molto impegnativa, sotto il profilo organizzativo ed economico. Innanzitutto bisogna reperire e quantificare i fondi da mettere a disposizione per l’acquisto dei prodotti (che sono purtroppo molto costosi), poi decidere insieme ai rifugi la tipologia di prodotto più adatta ed efficace: non tutti hanno le stesse problematiche, quindi dobbiamo differenziare i prodotti in base alle specifiche necessità e in più ogni anno dobbiamo valutare nuovi principi attivi che assicurino la più completa copertura antiparassitaria e siano comunque sicuri per la salute dei cani e dei gatti. Dopodiché arriva il momento di contattare i fornitori per avere diversi preventivi e confrontarli, spuntare le condizioni più vantaggiose, ricevere i prodotti, smistarli tra i vari rifugi, eccetera. Una serie di azioni molto complesse e delicate, che devono tenere conto della salute degli animali, senza dimenticare una gestione oculata delle risorse disponibili: dobbiamo ricambiare la generosità dei nostri sostenitori assumendoci la responsabilità di usare al meglio gli aiuti che ci inviano. Per fortuna tanto impegno è coronato da un’immensa soddisfazione: sapere che i nostri sforzi contribuiscono al benessere di migliaia di cani e di gatti, aumentando le loro possibilità di essere adottati… non ha prezzo. In realtà il prezzo c’è, ed è anche elevato, in termini economici e di fatica, ma è una fatica che ci riempie di gioia. Anche quest’anno, perciò, passerò il prossimo mese a studiare e valutare i vari prodotti (tutti di ottima qualità), a contattare fornitori, a cercare di fare la moltiplicazione dei pani e dei pesci per comprare tanto con poco, a valutare le richieste dei rifugi, a suddividere le quantità tra le diverse strutture cercando di non sbagliare (anche una confezione in più o in meno per un rifugio può fare una grande differenza). E poi, una volta arrivati i prodotti, bisognerà smistarli, etichettarli, spedirli o consegnarli a mano. Ma quando gli sforzi di tutti (sostenitori e volontari) si tradurranno in quegli scatoloni potremo dire che, ancora una volta, tutti insieme, abbiamo fatto tanto!»

Cogliete l’occasione per fare qualcosa di concreto contro il fenomeno dell’abbandono. Ricordatevi: un cane e un gatto sani sono più facilmente adottabili.

Luca Belli – Amici di Paco n° 65

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