Parliamo di un’iniziativa del Fondo Amici di Paco per sensibilizzare le istituzioni alla ricerca di soluzioni concrete per contribuire a delimitare il fenomeno del randagismo. RENDIAMO LA VITA PIU’ FACILE E SERENA A CHI CONVIVE CON UN CANE LA RICHIESTA DEL FONDO AMICI DI PACO ALLE ISTITUZIONI E’ arrivata l’estate, col suo bagaglio di abbandoni e comunque traversie per i cani e i loro conviventi: Nell’ambito delle numerose iniziative di sensibilizzazione contro l’abbandono, il Fondo Amici di Paco ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio e ai rappresentanti del Governo che sono noti per la loro attenzione verso gli animali e i loro diritti o che comunque sono istituzionalmente preposti alla regolamentazione della presenza degli animali domestici nel territorio italiano. Firmata da Diana Lanciotti, la fondatrice del Fondo Amici di Paco, oltre che nota scrittrice di libri cult sugli animali (famosa la quadrilogia di Paco, il cagnolino da lei adottato al canile e divenuto il simbolo del Fondo Amici di Paco, associazione che conta migliaia di sostenitori in tutta Italia), la lettera mette in luce la situazione in cui vivono oltre 6 milioni di cani in un’Italia in cui, anche se grazie al Fondo amici di Paco e ad altre associazioni la situazione è migliorata rispetto al passato, ci sono ancora numerose lacune da colmare e ancora troppi divieti che rendono difficile se non impossibile la convivenza con un cane. In particolare sono tuttora discriminanti ed eccessivi i divieti a viaggiare e ad accedere alle spiagge. «E’ vero», dichiara Diana Lanciotti, «come ha appena sottolineato l’AMVI, l’associazione dei Medici Veterinari italiani, che “è un dato assodato che chi abbandona non lo fa per scarsi mezzi finanziari o perché banalmente non trova l’hotel disposto ad ospitare gli animali. Chi delinque non ha maturato nei confronti dell’animale sentimenti di affetto e di responsabilità e non ha la profonda cognizione del reato penale che commette.” Però è anche vero che dobbiamo essere realisti e accettare una realtà che non ci piace, cioè che anche persone scriteriate e non responsabilizzate “detengano” dei cani. Non è detto che necessariamente li maltrattino o li trascurino, però magari, se non sono profondamente motivate ed emotivamente coinvolte, alla prima difficoltà decidono di liberarsene. Poiché non possiamo ipotizzare di “selezionare” i possessori di cani, così come non possiamo “selezionare” chi decide di diventare padre o madre, dobbiamo cercare di rendere la condizione di chi vive con un animale domestico più facile e serena. Tocca a chi è dotato della sensibilità, del coinvolgimento e degli strumenti idonei. Cioè le associazioni e le istituzioni. Solo così potremo spianare la strada a una convivenza più equilibrata, a una maggiore responsabilizzazione e, nel tempo, a una maggiore armonia tra uomini e animali.» Di seguito il testo della lettera. Egregio Presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi p.c. – Ministro Infrastrutture e Trasporti on. Altero Matteoli – Ministro Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, on. Stefania Prestigiacomo – Ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali, on. Maurizio Sacconi – Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo, dr.ssa Michela Vittoria Brambilla – On. Gianni Mancuso Padenghe sul Garda, 6 luglio 2008 Gentilissimo Presidente Berlusconi, conoscendo il Suo personale amore per gli animali e quello di numerosi membri del suo governo, e avendo già ottenuto dal Suo precedente Governo una legge che finalmente tutela i diritti degli animali, a distanza di qualche anno è con piacere che Le riscrivo per sottoporre alla Sua attenzione la situazione in cui vivono in Italia gli animali domestici e i loro conviventi umani. Nel 2000 la nostra associazione si fece portatrice di una petizione contro i “maltrattamenti legislativi” (cioè tutta la miriade di divieti, obblighi e sanzioni) ai danni dei possessori di cani, attraverso la quale chiedevamo agli Organi competenti di eliminare le discriminazioni che in Italia colpiscono i proprietari di cani e che rendono difficoltosa, giorno per giorno, la convivenza con i loro amici a quattro zampe. Raccogliemmo 11.000 firme che servirono a sbloccare certe situazioni e a creare una maggiore attenzione, anche da parte delle istituzioni, verso i diritti degli animali. Sorsero alcune spiagge accessibili ai cani e venne promulgata dal Suo precedente Governo la legge a tutela degli animali (per richiedere la quale il Fondo Amici di Paco raccolse altre 32.000 firme). Però c’è ancora molto da fare. Ancora troppo frequentemente riceviamo segnalazioni da cittadini che ci manifestano le loro oggettive difficoltà non solo ad andare in vacanza con il proprio cane, ma addirittura a vivere giorno per giorno con lui e a consentirgli un’esistenza dignitosa, e non ai margini della società. Vorremmo perciò ancora una volta farci portatori delle richieste dei milioni di persone che amano e rispettano gli animali, senza fanatismi o ideologismi politici e con l’equilibrio che i nostri sostenitori condividono con la nostra associazione. Vorrei brevemente ricordare la situazione vigente in Italia: i cani non possono viaggiare sui mezzi pubblici se non con grosse difficoltà; in alcune città i Sindaci hanno emanato ordinanze che obbligano i cani a circolare, oltre che col guinzaglio (cosa giusta e sacrosanta) anche con la museruola, provvedimento coercitivo e sproporzionato, che umilia il cane e gli provoca problemi sia fisici che psicologici; i cani non possono entrare in molti locali pubblici; i cani che viaggiano sui traghetti italiani sono trattati come deportati e costretti a essere rinchiusi in gabbia, lontano dai propri padroni, con immaginabili traumi; i cani non possono andare nella maggioranza delle spiagge con i loro padroni, salvo le poche realtà nate in seguito alla nostra campagna del 2000; nelle città esistono pochi spazi verdi accessibili ai cani (si contano sulle dita le iniziative sporadiche per creare aree verdi aperte anche ai cani); la legge contro gli abbandoni e i maltrattamenti viene tuttora disattesa a causa dell’oggettiva difficoltà in termini di tempo e organici delle forze preposte a intervenire. Non chiediamo riconoscimenti di diritti tout court, ma siamo consapevoli che dobbiamo partire da una responsabilizzazione dei cittadini. In questo senso il Fondo Amici di Paco è costantemente impegnato a promuovere campagne di sensibilizzazione e a consolidare il senso civico e l’educazione dei possessori di cani, affinché la convivenza con gli altri cittadini sia sempre improntata al massimo rispetto. Per tante persone il cane è a tutti gli effetti un componente della famiglia, e crediamo che tale atteggiamento debba essere considerato e rispettato. Senza voler fare dell’esterofilia a oltranza, siamo purtroppo ancora indietro rispetto agli altri Stati europei, nonostante nelle famiglie italiane vivano oltre 6 milioni di cani. E proprio per tante di queste persone l’estate si rivela uno dei periodi più difficili. Ecco perché, sapendo di interpretare le esigenze di una buona parte dei cittadini italiani, chiediamo una revisione globale delle leggi e delle disposizioni in genere che regolano la presenza dei cani e degli altri animali da compagnia nell’ambito della società umana, a partire dai divieti d’accesso alle spiagge. La ringrazio di cuore per l’attenzione e per quanto potrà fare per dare seguito alle nostre richieste. So che si tratta di uno dei tanti problemi che il Suo Governo si trova ad affrontare, però credo che sia giusto dare spazio alle aspettative di tutti quei cittadini che desiderano poter convivere serenamente con i propri animali. Perciò ci mettiamo a disposizione per collaborare allo studio delle misure che verranno attuate. Con gli auguri più sentiti Diana Lanciotti vice presidente Fondo Amici di Paco _____________________________________ Fondo Amici di Paco Associazione Nazionale per la Tutela dei Cani Organizzazione di Volontariato – O.N.L.U.S. 25080 Padenghe sul Garda (BS) – Italy Tel. +39 030 9903142 Fax +39 030 9903035 diana.lanciotti@amicidipaco.it diana.lanciotti@dianalanciotti.it www.amicidipaco.it www.dianalanciotti.it

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