Paco in tv contro l’abbandono
Ogni anno 150.000 cani abbandonati per strada, 4.000 incidenti causati da animali randagi: queste le cifre dell’abbandono. Paco è testimonial di una forte campagna con la quale il Fondo Amici di Paco dice BASTA al randagismo.
“… so che cosa significa essere abbandonati, sentire qualcosa che ti si lacera dentro e non sai perché, non sai se hai fatto qualcosa di male per meritartelo, non sai che cosa ti aspetterà, non sai se dare ancora fiducia agli umani. Non sai, non sai nulla. La cosa peggiore per un cane abbandonato, forse ancora più che essere schiacciato dalle ruote di un camion, è non sapere, non capire, non poter immaginare come andrà a finire.
Vivi nel più completo buio, non sai più perché e soprattutto per chi vivi. Improvvisamente ti si spengono tutte le luci e brancoli nella più assoluta oscurità.
Magari fino a poco prima sei vissuto sempre in casa, magari coccolato, magari avevi un cantuccio riservato sul tappeto, magari (magari!) sul divano, ed improvvisamente ti trovi catapultato in mezzo al traffico, in mezzo a rumori sconosciuti, in mezzo a odori che non ti sono famigliari. E mille sensazioni, brutte, bruttissime, ti si infilano nelle orecchie, nel naso, in gola, ti offuscano la vista. E’ proprio terribile, per un cane, essere abbandonato. Ed è proprio vergognoso, per un umano, abbandonare un cane.”
Così, sul n° 4 di “Amici di Paco”, Paco esprimeva i sentimenti di un cane abbandonato.
Paco se ne intende di abbandoni e, da quando ha di nuovo una famiglia, è diventato anche attore per aiutare i cani meno fortunati di lui.
Ogni anno lo spot di Paco viene messo in onda gratuitamente da RAI e Mediaset. Il messaggio “Non abbandonare il tuo cane, lui non ti abbandonerebbe mai” è semplice ma molto immediato e punta a far riflettere, più che impressionare.
“Persuadere con dolcezza” è infatti la filosofia del Fondo Amici di Paco, nella convinzione che coloro che abbandonano o maltrattano i cani per pura crudeltà siano la minoranza, mentre di più sono quelli che li abbandonano, o non li rispettano, per leggerezza e superficialità.
Purtroppo per la prima categoria di “abbandonatori” (i crudeli) possono funzionare solo leggi più severe, rese note a tutti e seriamente applicate.
Sulla seconda categoria, i superficiali, invece, si può fare tanto, portandoli piano piano, senza scioccarli, a riflettere e a modificare i propri comportamenti.