Ogni anno il Fondo Amici di Paco, nella sua attività di tutela degli animali, rivolge un appello agli Italiani che si accingono a festeggiare l’ultima notte dell’anno e l’arrivo dell’anno nuovo.

Purtroppo l’usanza dei botti è particolarmente diffusa in Italia e nonostante i numerosi appelli alla prudenza ogni anno provoca diverse vittime.

Grazie alle nostre campagne di sensibilizzazione, da qualche tempo molti sindaci emettono ordinanze che vietano i botti, ma non sono purtroppo sufficienti per debellare questa pessima abitudine.

Poiché i nostri amici con la coda sono dotati di un udito estremamente sensibile, per molti di loro la notte di Capodanno rappresenta un vero e proprio incubo.

Il rumore dei “botti” provoca in loro un profondo terrore, con conseguenze che possono essere gravissime per la loro salute fisica o psichica. Tanti cani e gatti restano traumatizzati, molti riescono addirittura a scappare di casa per il terrore.

È perciò importante che i proprietari di cani e gatti prendano le dovute misure perché i festeggiamenti di Capodanno non creino problemi ai loro amici a 4 zampe.

Li invitiamo a custodire i propri piccoli amici in luoghi in cui si sentano protetti, e dai quali non possano fuggire in preda al terrore, come purtroppo succede ogni anno la notte del 31 dicembre.

Queste piccole attenzioni fanno parte del normale senso di responsabilità e di rispetto che tutti dovrebbero nutrire nei riguardi degli animali di casa.
Metterle in pratica sarà il miglior modo per iniziare un anno sereno in compagnia dei nostri migliori amici.

Buon anno!

Come ogni anno, il Fondo Amici di Paco mette in guardia contro i pericoli dei botti di fine anno. Fino allo scorso anno lo faceva attraverso la “voce” di Tommi, il cagnolino che ha ricevuto il testimone dal compianto Paco. Ora che anche Tommi è scomparso, tocca a Benny, adottato 4 anni fa da Diana Lanciotti, la fondatrice dell’associazione, lanciare la campagna “NO BOTTI, SÌ PARTY”, un messaggio di forte suggestione per far riflettere sull’inutilità e la pericolosità di un’usanza a cui si dovrebbe rinunciare senza rimpianti, anche per il bene dei cani e dei gatti con cui condividiamo la nostra vita.

“Cari amici, quest’anno tocca a me appellarmi alla vostra sensibilità per far sì che l’ultimo dell’anno non sia un momento di terrore per tanti cani e gatti. Come sapete, siamo dotati di un udito estremamente sensibile, e per molti di noi la notte di Capodanno rappresenta un vero e proprio incubo. Il rumore dei botti ci terrorizza, con conseguenze che possono essere gravissime per la nostra salute fisica o psichica. Mi appello perciò a voi che amate i vostri cani e i vostri gatti: da quest’anno, rinunciate a sparare i botti. Un fugace attimo di divertimento può provocare tantissimo dolore. Molti cani e gatti, terrorizzati dai botti, muoiono di crepacuore, altri fuggono da casa. E visto che purtroppo sarà difficile debellare tutta in una volta questa barbara usanza, fate di tutto perché i vostri amici non soffrano per i botti sparati da chi non li ama: custoditeli in luoghi in cui si sentano protetti e dai quali non possano fuggire per lo spavento. A volte scappano così lontano che non ritrovano la via di casa… per non dire dei pericoli che ogni cane e ogni gatto lasciati da soli possono incontrare per la strada. Sono piccole attenzioni, quelle che vi chiedo, che fanno parte del normale senso di responsabilità e di rispetto che tutti dovrebbero nutrire nei riguardi degli animali di casa. Metterle in pratica sarà il miglior modo per iniziare un anno sereno in compagnia dei vostri migliori amici. Conto su di voi e sul vostro affetto verso coloro che ogni giorno vi fanno compagnia e meritano un pensiero speciale anche l’ultimo dell’anno. Un gioioso bau e tanti cari auguri, senza botti, ma con tanta gioia (e rispetto) nel cuore…”
Benny

«Da quando ventitré anni fa lanciammo per primi questo appello, allora “firmato” da Paco, si sono fatti molti progressi, ma c’è ancora molto da fare», osserva Diana Lanciotti, la scrittrice desenzanese fondatrice, insieme al marito, del Fondo Amici di Paco, l’associazione no profit così chiamata in onore del cagnolino adottato al canile di Verona. Grazie a lui Diana scoprì l’amara realtà del randagismo e decise di fare qualcosa di concreto per i cani e i gatti meno fortunati di Paco. «Ogni anno aumentano i comuni che vietano l’uso dei botti, e i media che ne spiegano i pericoli. Sparare i botti è un atto totalmente inutile, effimero oltre che costoso e molto pericoloso. Oltre al tradizionale adesivo “BOTTI? NO GRAZIE!” che invita a sostenere una causa benefica anziché buttare i soldi in botti, anche quest’anno promuoviamo la campagna “NO BOTTI, SÌ PARTY”. Un messaggio che utilizzando diversi soggetti come testimonial induce a riflettere sulla pericolosità dei botti e a scegliere un modo di festeggiare più intelligente, dimostrando amore e rispetto per gli animali ma anche per i propri simili. Come già il nostro adesivo, anche la campagna “NO BOTTI, SÌ PARTY” si propone di far riflettere sulla pericolosità e sull’inutilità dei botti e sulla possibilità di “fare festa senza far male a nessuno”.»
Come tutta la comunicazione del Fondo Amici di Paco, anche la campagna “NO BOTTI, SÌ PARTY” è realizzata gratuitamente dall’agenzia Errico & Lanciotti, sotto la direzione creativa di Diana Lanciotti. Declinata in diversi soggetti, anziché usare messaggi o immagini forti e scioccanti sceglie come sempre di “persuadere con dolcezza”, secondo l’approccio preferito dalla fondatrice dell’associazione.
«È l’unica via in cui credo. A nessuno piace ricevere pugni nello stomaco con messaggi e immagini violente e raccapriccianti, che creano solo un senso di rifiuto», conclude Diana. «Sono sempre più convinta sostenitrice dell’efficacia di comunicare in modo gentile, educato, rispettoso, efficacia di cui ho continue riprove. Perciò confidiamo nel supporto delle testate stampa o tv che ci danno sempre una mano a diffondere i nostri messaggi.»
Oltre che fondatrice del Fondo Amici di Paco, Diana Lanciotti è pubblicitaria, giornalista e autrice di 23 libri di grande successo, in buona parte dedicati a storie di animali. Famosa la trilogia di Paco (inaugurata con Paco, il Re della strada, un cult per gli amanti degli animali, adottato in molte scuole per i suoi contenuti educativi), che ha raccontato le tribolazioni di Paco, da lei adottato al canile e diventato simbolo di tutti gli animali vittime della crudeltà umana. Il nuovo libro Cuori grandi così è un fotoracconto ambientato al rifugio Fratelli Minori di Olbia per rendere omaggio agli angeli dimenticati dietro le sbarre e a tutti gli angeli umani che si prendono cura di loro. Il ricavato è come sempre devoluto al Fondo Amici di Paco.